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martedì 26 febbraio 2013

Elezioni e "uomini della provvidenza"

Le elezioni si sono concluse, i risultati sono pubblici e ormai tutti sappiamo com'è andata. In parole brevi ma eleganti: siamo nella cacca più di prima.
Ma una cosa mi piace far rilevare: il ruolo degli "uomini della provvidenza".
quando le cose sono messe male spesso e volentieri la massa si fa convincere della necessità di affidarsi ad un "uomo della provvidenza", un demiurgo che ha tutte le risposte e il potere per risolvere la situazione. Come va a finire, solitamente male...
Metto le foto del generale Degaulle per ricordare uno dei pochissimi in questa categoria che seppe veramente risolvere una situazione grave (la Francia sull'orlo di una guerra civile).
Qualcuno ha detto che la fede negli uomini della provvidenza è tipica dei popoli latini, non è del tutto vero, pensate alla Germania  che per 10 anni si è affidata a un omino coi baffi che l'ha portata al disastro.
In questo momento sulla scena politica italiana abbiamo ben due uomini della provvidenza in concorrenza tra loro: un cavaliere e un ortottero. Hanno più o meno le stesse caratteristiche: promesse che, lo sanno benissimo, non possono mantenere, vittimismo (c'è sempre un complotto se non riescono a fare quello che hanno promesso), tendenza ad evitare i confronti e comunicare con "la gente", giovanilismo a tutti i costi (sebbene uno abbia 76 anni e l'altro quasi 65...).
Date queste premesse prevedo scintille in parlamento e sulle piazze, sarebbe una situazione da ridere, in fondo uno è un comico di professione e l'altro un comico involontario, se non ci fosse di mezzo il destino di tutti noi.


2 commenti:

  1. ... pensate alla Germania che per 10 anni si è affidata a un omino coi baffi che l'ha portata al disastro.

    Beh, lì ci fu di mezzo anche qualcosa d'altro, e alla fine la tipica mentalità teutonica che prevede di seguire ciecamente il capo anche se ti dice di gettarti in mare con una pietra al collo. E' però la stessa mentalità che con un capo diverso ha fatto sì che la Germania attualmente sia la locomotiva d'Europa (e si che nel 1945 era in condizioni che al confronto l'Italia era paragonabile alle nazioni vincenti).


    In questo momento sulla scena politica italiana abbiamo ben due uomini della provvidenza in concorrenza tra loro: un cavaliere e un ortottero.

    Come scritto in un altro forum da un conoscente
    ... In pratica abbiamo al 30% un ex puttaniere che fa il comico e al 25% un ex comico che dice puttanate.
    Un bel mix. Ottimale per il fallimento.


    Posso chiedere asilo politico all'estero?

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    Risposte
    1. Posso chiedere asilo politico all'estero?

      Magari, Buzz, figurati io che sto scrivendo da Kuala Lumpur e sto leggendo - compiutamente - ora dei risultati di queste elezioni, vien voglia di restar qui per sempre, pur 'conoscendo' (sapete, anche prima d'andare in vacanza io & domatrice ci s'informa sul luogo) che cosa succeda - più o meno - da queste parti.

      Un aneddoto: oggi pomeriggio - ora locale - s'era in ascensore in hotel con una coppia di anglosassoni e si son scambiate 4 parole. Ovviamente il discorso è andato a finire sulle elezioni, e alla domanda 'chi ha vinto?' ho risposto 'well, nobody won. Italians and Italy have lost'.

      @ bombarda

      Pur non piacendomi, ho gradito la citazione di De Gaulle. E rilancio: pur non essendo nelle mie corde, cito Adenauer e De Gasperi: pur governando in condizioni disastrose per i 2 Paesi, il I ha retto per anni la Germania distrutta con una maggioranza legata con lo sputo, il II l'Italia distrutta con determinazione.

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