Le recenti, tragiche vicende verificatesi in Sardegna, cui mi sono già occupato nel post precedente, non cessano di servire da spunto per lo sciacallaggio dei complottisti. Stavolta mi voglio occupare di un "articolo" (chiamiamolo così, anche se esisterebbero definizioni più adeguate) comparso qua e là su diversi siti, se volete leggerlo in forma completa potete andare qui, il blog di Zac, personaggio che abbiamo già incontrato quando si è parlato di haarp e che, a quanto pare, si ritiene in possesso di profonde conoscenze scientifiche.
Proviamo a vedere e commentare qualche passo di questa poderosa opera. Intanto l'incipit:
MUOS IN SICILIA: ESPERIMENTI MILITARI SEGRETI
COSA ACCADE A CANNETO DI CARONIA IN SICILIA? UNO SCIENZIATO ITALIANO CHE HA INVOCATO L'ANONIMATO PER TIMORE DI RITORSIONI, MI HA SCRITTO CHIEDENDOMI DI PUBBLICARE LE SUE RIFLESSIONI.
Di Gianni Lannes
COSA ACCADE A CANNETO DI CARONIA IN SICILIA? UNO SCIENZIATO ITALIANO CHE HA INVOCATO L'ANONIMATO PER TIMORE DI RITORSIONI, MI HA SCRITTO CHIEDENDOMI DI PUBBLICARE LE SUE RIFLESSIONI.
Di Gianni Lannes
Dunque in poche righe è riuscito a metterci dentro
a) il MUOS
b) ESPERIMENTI MILITARI SEGRETI
c) i "fuochi" di Canneto di Caronia
Il tutto a cura di uno scienziato italiano che però ha invocato l'anonimato...
Vediamo cosa dice il nostro "scienziato italiano"
Uno di questi protocolli in fase di sperimentazione è stato (e a volte viene ancora) testato e sperimentato in Italia, e ritengo sia la verità alla base di quello che viene spacciato per un banale sistema di comunicazione satellitare noto come MUOS (che sta per Mobile User Object System). Possiamo chiamarlo con quel nome, o “raggio della morte”, il nome non ha molta importanza: ciò che importa è come funziona.
Curioso, a quanto mi risulta il MUOS non è mai entrato in funzione, si trova in fase di costruzione e poi perché il "raggio della morte" dovrebbe essere sperimentato in Italia? Se si vuol sperimentare un'arma segreta logica vorrebbe che avvenga in un luogo fuori mano, gli USA hanno un bel po' di territorio desertico...Ma continuiamo la lettura:
Secondo alcuni scienziati, l'effetto fisico su cui si basa questo fenomeno era stato ipotizzato dallo stesso Nikola Tesla, il grande genio serbo, che negli anni ’40 sarebbe riuscito anche ad effettuare alcuni esperimenti segreti negli Stati Uniti d’America; alla sua morte il suo lavoro sarebbe stato secretato e solo recentemente i files su questo brevetto sarebbero stati riaperti e gli esperimenti sarebbero ripresi con maggiori potenzialità grazie alle tecnologie di oggi (in particolare, come vedremo, grazie alla diffusione delle comunicazioni satellitari). Anche queste affermazioni di natura storica non ho avuto modo di verificarle, ma sono alquanto verosimili. Passiamo invece alla parte tecnica, sulla quale invece le mie competenze sono maggiori.
Ed ecco che salta fuori Nikola Tesla "il grande genio serbo" che avrebbe effettuato, negli anni '40, alcuni esperimenti segreti. Considerato che Tesla è morto nel 1943 il tempo per effettuare gli esperimenti segreti sarebbe stato poco, negli ultimi anni della sua vita poi (ah sì, visto che da qualche parte ho letto che sarebbe stato eliminato, è morto a 87 anni, di polmonite) era completamente isolato dall'ambiente tecnico-scientifico. Quanto poi al grande genio, credo che ci sarebbe da discuterne, la sua genialità è stata molto gonfiata dagli jugoslavi prima e dai serbi poi, è stato il loro "genio nazionale", un po' come sotto il fascismo Marconi veniva presentato come un genio universale. Lasciamo perdere questo discorso e passiamo a quella "parte tecnica, sulla quale invece le mie competenze sono maggiori":
Alcune particelle pesanti, dette Adroni, vengono accelerate a dismisura da un acceleratore lineare montato su un satellite in orbita, e sparate verso terra.
Quando urtano con le particelle d'aria della bassa atmosfera (che è più densa), questi adroni danno origine ad un fascio di fotoni. I fotoni, in meccanica quantistica, sono le particelle vettrici del campo elettromagnetico, quindi il risultato è un potentissimo raggio di radiazione elettromagnetica diretto verso terra. Questo raggio non è visibile, ma interagisce con i dispositivi elettrici e/o magnetici che incontra sulla sua strada, provocandone in pochi secondi il surriscaldamento e l'autocombustione, o addirittura l'esplosione.
Quando urtano con le particelle d'aria della bassa atmosfera (che è più densa), questi adroni danno origine ad un fascio di fotoni. I fotoni, in meccanica quantistica, sono le particelle vettrici del campo elettromagnetico, quindi il risultato è un potentissimo raggio di radiazione elettromagnetica diretto verso terra. Questo raggio non è visibile, ma interagisce con i dispositivi elettrici e/o magnetici che incontra sulla sua strada, provocandone in pochi secondi il surriscaldamento e l'autocombustione, o addirittura l'esplosione.
Come si possa accelerare un fascio di adroni senza un acceleratore lungo, almeno, qualche centinaio di metri (ricordiamo che l'acceleratore di adroni del CERN di Ginevra è lungo oltre 30 km) e dove venga presa l'energia per l'accelerazione non è dato sapere...ma, come in ogni trattato di scienza fuffonica ecco le due parole magiche meccanica quantistica. Avete mai sentito uno di questi "scienziati" parlare di meccanica dei fluidi o di termodinamica? No, la meccanica quantistica, anzi la fisica quantistica come dicono, è per loro pane & companatico, affrontano le equazioni di Heisenberg e Scrodinger con il sorriso sulle labbra.
Quanto al "raggio della morte": le riviste di fantascienza degli anni '30 e '40 erano piene di raggi della morte, nonché di astronavi gigantesche che si affrontavano a colpi dei suddetti raggi e di belle astronaute in costume ridotto...
Da qui ad attribuire a famosi inventori la creazione di "raggi della morte" il passo è breve, oltre a Tesla raggi sono stati attribuiti a Marconi, Fermi, Majorana e probabilmente diversi altri, queste invenzioni hanno una cosa in comune: sono tutte sparite, la loro esistenza è affermata da testimoni non molto attendibili.
Concludiamo: torniamo da dove siamo partiti, dallo scienziato italiano che vuole mantenere l'anonimo. Il mio gatto, consultato in merito, ha indagato su miaonet (la rete informatica segreta con cui i felini raccolgono informazioni e si scambiano opinioni) e assicura che lo scienziato in questione potrebbe essere la dott.ssa Ines Istente o il Prof. I.N.Ventato, o che qualcuno si è preso gioco del "giornalista d'inchiesta" passandogli un po' di "informazioni" ottenute cucendo assieme un fritto misto di fuffate varie, il fatto che siano state pubblicate senza controlli la dice lunga sull'attendibilità delle inchieste del "giornalista".
Ah, sì, come potete vedere sopra, il nostro eroe è un tantino permaloso, pazienza verrò messo alla berlina nazionale ed internazionale.